Al Don Bosco, la commedia «Lu guardià de lu campusantu», un evento benefico in favore dell'Associazione italiana sindrome di Shwachman. Patrocinato dal Comune e dalla Federazione Italiana Teatro Amatori, lo spettacolo è messo in scena dall'Associazione culturale «Palcoscenico» di Macerata.
Un piccolo gesto per coltivare una grande speranza: guarire. Questo l'appello che l'Associazione italiana sindrome di Shwachman (AISS) rivolge a quanti vorranno partecipare domenica 9 febbraio, alle ore 17.00, presso il Teatro Don Bosco, allo spettacolo teatrale «Lu guardià de lu campusantu». Il prezzo del biglietto sarà infatti devoluto alla ricerca sulla sindrome. PER COLLABORARE E PER DONARE Chi fosse direttamente interessato o sensibile alle problematiche delle attività dell'AISS, puoi contattare l'associazione all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (www.shwachman.it), o al numero di telefono e fax 049 8736130. Si può effettuare una donazione presso il conto corrente postale numero 10025625; oppure al conto corrente bancario CODICE IBAN IT 77 F 05418 12101 09857019396 entrambi intestati a: AISS – ASSOCIAZIONE ITALIANA SINDROME DI SHWACHMAN – ONLUS. Per destinare il proprio 5 x MILLE: codice fiscale 92112250284.
LO SPETTACOLO
Lu guardià de lu cimitero, Teatro Don Bosco di Macerata, domenica 9 febbraio 2014, ore 17.00: la trama nella scheda a cura dell'Associazione culturale «Palcoscenico» di Macerata.
L'Associazione culturale «Palcoscenico» di Macerata è lieta di presentare l'esilarante commedia dialettale, vincitrice in passato di numerosi premi, dal titolo «Lu Guardià de lu Campusantu» scritta e diretta da Pino Cipriani. Una volta i custodi dei camposanti vivevano con le proprie famiglie sul posto di lavoro; questa situazione creava non pochi problemi, soprattutto ai figli. Spesso il lavoro veniva considerato una vera e propria missione e tramandato di generazione in generazione. Antò, il nostro guardiano, ama moltissimo il suo lavoro, il suo camposanto, i suoi... defunti.
Vorrebbe cambiare molte cose per rendere il «suo cimitero» più allegro: poter festeggiare il Natale con un gigantesco albero che troneggia nei viali, la Pasqua con le campane che suonano, il Carnevale con una sfilata di carri, di maschere...e nei viali i bambini giocano, corrono...tutto per evitare l'inutile silenzio: «ne fanno tanto loro». E sono proprio i defunti a dargli dei suggerimenti, esprimendo i loro desideri: vogliono un po' di allegria, proprio così «allegria!», e allora perché non ascoltarli? Pensiamoci, chissà che Antò non abbia ragione! Vi aspettiamo numerosi per passare un pomeriggio divertente!